Wiki90.com

Wiki90: Enciclopedia degli stili anni '90 sul Web

Tuffati in Wiki90, l'enciclopedia online che cattura lo spirito degli anni 90. Con un design che ricorda gli albori di Internet e un ricco archivio di conoscenze, Wiki90 è il tuo portale verso la nostalgia e l'apprendimento. Scopri e rivivi online momenti iconici di un'epoca indimenticabile!

Dialetti bolognesi rustici settentrionali

In questo articolo esploreremo l'impatto di Dialetti bolognesi rustici settentrionali sulla società odierna. Da decenni Dialetti bolognesi rustici settentrionali è un argomento di grande interesse per ricercatori, accademici ed esperti del settore. Nel tempo Dialetti bolognesi rustici settentrionali ha avuto un ruolo fondamentale in diversi aspetti della vita quotidiana, influenzando la politica, l’economia, la cultura e la tecnologia. Attraverso un'analisi profonda e dettagliata, esamineremo come Dialetti bolognesi rustici settentrionali ha modellato e trasformato il modo in cui pensiamo, agiamo e viviamo. Inoltre, esploreremo le implicazioni future di Dialetti bolognesi rustici settentrionali in un mondo in costante cambiamento ed evoluzione.

Voce principale: Dialetto bolognese.
Bolognese rustico settentrionale
Parlato inItalia
Parlato inProvincia di Bologna
Tassonomia
FilogenesiIndoeuropee
 Italiche
  Romanze
   Italo-occidentali
    Romanze occidentali
     Galloiberiche
      Galloromanze
       Galloitaliche
        Emiliano-romagnolo
         Emiliano
          Dialetto bolognese
           Rustico settentrionale
Codici di classificazione
ISO 639-2roa (Lingue romanze)

Nella classificazione di Daniele Vitali, sono un ramo di dialetti di tipo bolognese parlati a nord di Bologna, nelle province di Bologna (Argelato, Bentivoglio, Castello d'Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale) e Ferrara (Cento, posta comunque nell'arcidiocesi di Bologna).

Sono più conservativi dei dialetti bolognesi rustici occidentali e dei dialetti bolognesi rustici orientali, tanto che mantengono il fonema /ɛ/ nelle posizioni che aveva un tempo anche in questi dialetti, es. sĕcc, casĕtt /'sɛk, ka'sɛt/ "secco, cassetto"; conservano inoltre nelle forme verbali composte il participio passato femminile sia nel singolare sia nel plurale, es. l'é andéda, äli én andédi " è andata", "sono andate" in contrapposizione al cittadino invariabile l'é andè, l'é andè " è andato", " è andata", ecc.

La loro principale caratteristica è comunque il passaggio di -ina a -énna /ena/ con allungamento della n, es. galénna /ga'lena/ "gallina", laddove il dialetto bolognese cittadino ha galéṅna /ga'leŋna/. In alcune località, ad es. nella frazione centese di Renazzo, -una diventa, simmetricamente, -ónna /ona/, es. lónna /'lona/ "luna", laddove il bolognese cittadino ha lóṅna /'loŋna/.

Un'altra caratteristica è la chiusura della vocale tonica negli infiniti della prima classe, ossia quelli terminanti in -ér, es. andér /an'der/ "andare" e nel participio passato, es. andé /an'de/ "andato", in contrapposizione alla corrispondente vocale aperta /ɛ/ del dialetto cittadino.

Bibliografia