Wiki90: Enciclopedia degli stili anni '90 sul Web
Nel mondo di oggi, Palazzo della Camera di commercio (Messina) è un argomento che ha catturato l'attenzione di numerosi individui ed esperti in vari campi. Fin dalla sua nascita, Palazzo della Camera di commercio (Messina) ha suscitato grande interesse ed è stato oggetto di numerosi studi, ricerche e dibattiti. Questo fenomeno ha suscitato curiosità e paura in molte persone, poiché il suo impatto su diversi aspetti della vita moderna è innegabile. Palazzo della Camera di commercio (Messina) ha dimostrato di essere un argomento rilevante ed estremamente significativo nella nostra società contemporanea e la sua influenza sembra essere in costante crescita. In questo articolo esploreremo a fondo le varie sfaccettature di Palazzo della Camera di commercio (Messina) e analizzeremo il suo impatto in diversi ambiti, offrendo una visione completa e approfondita su questo argomento così attuale oggi.
Palazzo della Camera di Commercio | |
---|---|
La facciata dell'edificio | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Località | Messina |
Informazioni generali | |
Condizioni | Demolito |
Costruzione | 1880 - 1887 |
Distruzione | 1908 |
Demolizione | 1909 e seguenti |
Stile | neoclassico |
Piani | due |
Realizzazione | |
Architetto | Giacomo Fiore, Giuseppe Managò e Giuseppe La Bruto |
Il palazzo della Camera di commercio è stato un palazzo nella città di Messina, andato distrutto nel terremoto del 1908.
Costruzione tardo ottocentesca (1880-1887), è stato edificato sopra l'area della chiesa e convento dei padri crociferi andata distrutta nel terremoto del 1783, su progetto di Giacomo Fiore, Giuseppe Managò e Giuseppe La Bruto.
Il palazzo ha un prospetto a pietre bugnate ed è ornato da colonne doriche al piano terra e joniche al primo piano. All'interno è una corte, con portici su due piani, ricoperta da tettoia a vetri per le riunioni degli agenti, vi sono contenute pregevoli operi di pittori. All'ingresso del palazzo quattro statue in ghisa.
Il palazzo fu danneggiato dal terremoto del 1908 e successivamente abbattuto poiché la sua area era destinata dal nuovo piano regolatore del 1911 al nuovo municipio.