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Al giorno d'oggi, Tastierista è diventato un argomento molto rilevante nella società moderna. L’attenzione è stata focalizzata su questo tema per il suo impatto in vari ambiti, dalla politica alla cultura popolare. Poiché Tastierista continua ad essere oggetto di dibattiti e discussioni, è fondamentale analizzare in dettaglio le sue implicazioni e ripercussioni sulla nostra vita quotidiana. In questo articolo esploreremo le molteplici sfaccettature di Tastierista, esaminando la sua influenza in diversi ambiti e la sua evoluzione nel tempo. Allo stesso modo, affronteremo i diversi approcci e posizioni adottati da esperti e opinion leader riguardo a questo tema, al fine di offrire una visione globale e obiettiva.
Il tastierista è il musicista che suona genericamente strumenti a tastiera come pianoforte, organo e sintetizzatori, ma di solito con il termine si indica un musicista che usa tastiere elettroniche, in grado di creare o ricreare diversi tipi di effetti.
La tecnica esecutiva è quella pianistica che si modifica di volta in volta in base al timbro e agli effetti, orientando per selezione modalità esecutive di derivazione pianistica.
È indubbio che ci sono sempre stati artisti in grado di cimentarsi con l'interfaccia e le differenze tecniche che caratterizzano diversi strumenti come l'organo ed il clavicembalo. Il termine, di carattere assai generico, contribuisce a delimitare il ruolo di un musicista in un gruppo musicale moderno, in opposizione a ruoli dal significato spesso più univoco, come quello del bassista, del batterista o del chitarrista.
Tra gli strumenti a tastiera che hanno contribuito all'uso moderno di questo termine, citiamo il piano elettrico (Fender Rhodes in primis), l'Onde Martenot, il mellotron, l'organo Hammond, i primi sintetizzatori Moog e, più recentemente, il Fairlight CMI.