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In questo articolo esploreremo in modo approfondito l'argomento Bivio (Surses). Dalle sue origini fino alla sua attualità, analizzeremo diversi aspetti che ci permetteranno di comprendere l'importanza di Bivio (Surses) in diversi contesti. Con un approccio multidisciplinare, affronteremo sia gli aspetti storici che quelli contemporanei, nonché la loro influenza su ambiti come la cultura, la società e la tecnologia. In queste pagine cercheremo di scoprire nuove prospettive e riflettere sul significato di Bivio (Surses) nel mondo di oggi.
Bivio frazione | |
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Bivio con la vista di Piz Lagrev, Piz Julier e la strada del passo del Giulio | |
Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Grigioni |
Regione | Albula |
Comune | Surses |
Territorio | |
Coordinate | 46°28′12″N 9°39′05″E / 46.47°N 9.651389°E |
Altitudine | 1 769 m s.l.m. |
Superficie | 76,73 km² |
Abitanti | 189 (2014) |
Densità | 2,46 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 7457 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 3531 |
Targa | GR |
Nome abitanti | biviesi o biviani (DE) Bivier o Staller (RM) Beiver |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Bivio (toponimo italiano; in romancio Beiva, in tedesco e in italiano anche Stalla, desueto, ufficiale fino al 1902, in tedesco anche Stallen, desueto) è una frazione di 189 abitanti del comune svizzero di Surses, nella regione Albula (Canton Grigioni).
Il paese si trova in Val Sursette ed è attraversato dal torrente Giulia. Dista 22 km da Sankt Moritz, 56 km da Coira e 129 km da Bellinzona. Il punto più elevato del territorio è la cima del Piz d'Agnel (3205 m s.l.m.), che segna il confine con Marmorera, Sur e Bever.
Bivio prende il nome dal bivio che porta ai passi del passo del Giulio e del passo del Settimo, percorsi già in epoca romana. Intorno all'840 vi fu costruito un ospizio per i contadini della Val Bregaglia (italofoni) da cui poi giunsero coloni; infatti tra il XIII ed il XIV secolo Bivio divenne un'enclave italofona circondata da comuni germanofoni (Avers) e romanci (Marmorera e tutta la valle del Giulia). Dal 1219 Bivio ebbe un proprio parroco e la chiesa di San Gallo è attestata dal 1459. Il paese aderì alla Riforma protestante prima del 1584 e nel 1675 fu eretta la chiesa riformata con un proprio pastore, tuttora a Bivio vige la parità confessionale. Plurilingue dal XV secolo, con l'italiano in posizione maggioritaria, durante la prima guerra mondiale ci fu l'ultima grande migrazione di contadini bregagliotti; con la trasformazione del paese in stazione sciistica (apertura della prima sciovia nel 1959) la popolazione germanofona è notevolmente cresciuta, a discapito delle altre componenti linguistiche.
Fino al 31 dicembre 2015 è stato un comune autonomo che si estendeva per 76,73 km² e che comprendeva anche le frazioni di Cavreccia, Mott, Stalveder e Valetta da Beiva; il 1º gennaio 2016 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Cunter, Marmorera, Mulegns, Riom-Parsonz, Salouf, Savognin, Sur e Tinizong-Rona per formare il nuovo comune di Surses.
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella:
L'85% degli abitanti è svizzero, il 15% è composto da stranieri (soprattutto tedeschi, austriaci e italiani)[senza fonte].
Fino al 2005[senza fonte] è stato l'unico comune svizzero a nord delle Alpi, cioè fuori dalla Regione geografica italiana, con l'italiano come lingua ufficiale; era parlato nel 1860 dall'80% degli abitanti, nel 1980 scesi al 42% (con il 37% di lingua tedesca e il 18% di lingua romancia) e nel 2000 al 29%. Tuttora nell'edificio municipale è presente la scritta «municipio» in italiano, ultimo residuo prima che la popolazione di lingua tedesca superasse numericamente quella di lingua italiana. Il 16 dicembre 2005 i cittadini di Bivio riuniti in assemblea comunale hanno accolto la proposta di cambiare protocollo e di usare il tedesco invece che l'italiano negli atti comunali. Questa decisione è stata molto avversata dal Pro Grigioni Italiano e dalla maestra Elda Simonett-Giovanoli, originaria della Val Bregaglia[senza fonte].
Lingue a Bivio | ||||||
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Lingue | Censimento 1980 | Censimento 1990[senza fonte] | Censimento 2000[senza fonte] | |||
Abitanti | Percentuale | Abitanti | Percentuale | Abitanti | Percentuale | |
Tedesco | 88 | 36,97 % | 120 | 53,81 % | 113 | 55,39 % |
Italiano | 100 | 42,02 % | 76 | 34,08 % | 60 | 29,41 % |
Romancio | 44 | 18,49 % | 20 | 8,97 % | 25 | 12,25 % |
Totale | 238 | 100 % | 223 | 100 % | 204 | 100 % |
Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Sankt Moritz e di Tiefencastel (27 km), della Ferrovia Retica. L'uscita autostradale di Thusis, sulla A13/E43, dista 39 km.
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del comune patriziale che ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene comune.
AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 151333119 · LCCN (EN) n85101404 · GND (DE) 4222568-1 · BNF (FR) cb11970296q (data) · J9U (EN, HE) 987007559907805171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85101404 |
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